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Gli effetti del digitale

2022-10-10 10:21

Luigi Poto

Gli effetti del digitale

Nel 2019, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato linee guida rigorose sul tempo trascorso davanti allo schermo dei bambini. Queste

Nel 2019, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato linee guida rigorose sul tempo trascorso davanti allo schermo dei bambini. Queste raccomandazioni sono state proposte dopo la pubblicazione dei risultati che attribuiscono ad un uso intensivo dei media digitali la riduzione della capacità della memoria di lavoro (Moisala et al., 2016; Swing et al., 2010); nei problemi psicologici, dall'ansia e ai disturbi del sonno (Hoge et al., 2017; Turkle, 2011); e nell'influenzare il livello di comprensione del testo durante la lettura (Uncapher et al., 2017).

 

Alcuni studiosi hanno notato che la lettura di storie complesse o fatti interconnessi in un libro stampato porta a un migliore ricordo della storia, dei dettagli e della connessione tra i fatti rispetto al leggere lo stesso testo sullo schermo. Le parole su uno schermo LED o in un libro stampato sono le stesse e quindi il risultato sembra essere correlato al modo in cui utilizziamo associazioni di fatti con segnali spaziali e sensoriali: la posizione su una pagina di un libro in cui leggiamo qualcosa in aggiunta, ad esempio, al fatto che ogni libro ha un odore diverso sembra aumentare il ricordo.

 

Inoltre, la scienziata del linguaggio Naomi Baron, sostiene che le abitudini di lettura e che gli ambienti digitali portano a un coinvolgimento superficiale nell'analisi del testo. Ciò probabilmente dipende dal fatto che la maggior parte degli utenti guarda e svolge più attività da un elemento all'altro, un'abitudine che potrebbe ridurre la capacità di attenzione. È possibile, quindi, che il multitasking legato all’uso dei media digitali contribuisca ad una minore attenzione

 

Due riflessioni supportano l'ipotesi che l'uso intensivo dei media digitali sia correlato a disturbi della memoria di lavoro: 

  • Il semplice vedere uno smartphone (nemmeno usarlo) riduce la capacità di memoria di lavoro e porta a una diminuzione delle prestazioni nei compiti cognitivi, a causa del fatto che parte del lavoro le risorse di memoria sono impegnate a ignorare il telefono stesso.
  • Più le persone usano i loro smartphone in modalità multitasking (passando rapidamente da un’app all’altra e da un’attività all’altra), più facilmente rispondono alla distrazione e in effetti ottengono risultati peggiori.

 

In sintesi quello che alcuni studi evidenziano è che un utilizzo eccessivo degli strumenti digitali nei giovanissimi impedisce direttamente la formazione e lo sviluppo di determinate aree di competenza che vengono ‘spente’ in quanto sostituite da abitudini digitali (attenzione, concentrazione, capacità di memorizzare, capacità di riflessione, orientamento, interazione sociale). Se prima ricercavamo un’informazione sfogliando e consultando libri e leggendo i testi nei quali dovevamo trovare le informazioni, ora i contenuti sono cercati sui motori di ricerca, si navigano superficialmente i contenuti e il più delle volte fermandosi al primo risultato senza approfondire.


Alcuni studi evidenziano, ad esempio, che il poggiare la punta delle dita sui touchscreen modifica l'attività corticale che, quindi, è continuamente modellata dall'uso dei media digitali (Gindrat et al12,13).

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GLI EFFETTI SULL’EMPATIA

 

Sembra che tutto questo abbia un’influenza anche sull'empatia, altri studi (James et al., 2017) hanno evidenziato che nei giovani adulti ci sia una correlazione tra il tempo trascorso sui media digitali ed una minore empatia cognitiva con le altre persone. Questo potrebbe essere causato della mancanza di comprensione di ciò che le altre persone potrebbero pensare o sentire a causa di una maggiore difficoltà nel riconoscimento delle emozioni, proprie e degli altri o mancanza di tempo trascorso con le altre persone come conseguenza di un eccessivo tempo speso online.

 

AUTOVALUTA IL RAPPORTO CON IL DIGITALE

 

Ecco alcune domande che ci possono far capire se il nostro rapporto con il digitale  è sano:

  1. Quante ore al giorno sei connesso?
  2. Ogni quanto tempo fai una pausa, ti alzi e ti allontani dalla postazione?
  3. Quante spesso preferisci navigare in internet e sui social anziché interagire con le persone che ti sono vicine?
  4. Quanto trovi difficile interrompere l’utilizzo dei social?
  5. Quanto spesso utilizzi lo smartphone quando sei a letto, prima di dormire?
  6. Quanto spesso la mattina guardi lo smartphone come prima?
  7. Quante spesso navighi mentre mangi, a pranzo o cena?
  8. Quante volte navigi su internet e sui social per sfuggire alle preoccupazioni o alle emozioni spiacevoli?
  9. Quante volte ti capita di distrarti, navigando in internet, mentre stai lavorando o svolgendo un’attività?
  10. Quante volte ti senti nervoso o disorientato se non puoi accedere ad internet?

SUGGERIMENTI PER UN USO FUNZIONALI DEGLI STRUMENTI DIGITALI


Prendersi una pausa quando se ne avverte il bisogno

Facile cadere nella trappola del non prestare attenzione a quello che si prova essendo sempre “on line”. Quando ci si sente sopraffatti è utile interrompere quello che si sta facendo, allontanarsi dalla propria postazione e non lasciare che le emozioni si traducano in sentimenti spiacevoli e duraturi che condizionano il modo in cui percepiamo le cose.

A volte, si ha bisogno di una pausa di cinque minuti per alzarsi, riattivare il corpo e schiarirsi le idee.


Esercitarsi a rispondere e non reagire.

Il digitale, in realtà, porta anche una grande opportunità. Laddove prima, si poteva essere più inclini a reagire impulsivamente ogni volta che si presentava una reazione emotiva intensa, ora si può più facilmente prendere del tempo per prendere consapevolezza di cosa sta accadendo e su qual è la modalità migliore di rispondere.

Questo tempo può aiutare a riconoscere la prima modalità predefinita di agire, il pilota automatico e regolare le proprie emozioni e i conseguenti comportamenti. Prestando attenzione alle proprie emozioni, specialmente quelle che hanno scatenato una reazione intensa in passato, si può imparare ad autoregolarsi. Si può fare uno sforzo cosciente per scegliere la prossima mossa da fare invece di lasciare che siano le emozioni a guidare. L’intermediazione dello schermo, creando una maggiore distanza con l’altro, ci può aiutare nell’apprendere quali sono i fattori scatenanti delle proprie reazioni. Sapere che qualcosa scatenerà una risposta emotiva intensa, permette di vedere le cose per quello che sono, guardando i fatti come si presentano e prendere delle misure per porre rimedio ed evitare le nostre reazioni.


Scrivere i sentimenti

Agire in maniera paradossale per arginare le conseguenze negative del digitale. Più si è connessi, più può essere utile prendere carta e penna e annotarsi le emozioni che si provano regolarmente. Annotare le reazioni fisiche ad ogni tipo di pensiero che si associa a quell'emozione. Aprire le porte alle emozioni e lasciatele fluire libera sul foglio. Una volta finito, leggere quanto scritto, osservate come ci si sente e riflettere sul perché e su cosa ha scatenato quell’ emozione.


Prendete buone decisioni gestendo le Emozioni

Essere consapevoli delle emozioni ci permette di portarle nella propria vita e usare le informazioni che portano per prendere delle scelte sostenibili per sé e per gli altri. Questo aiuta a non fare errori nelle conversazioni e permette di aiutare gli altri più facilmente perché si sarà più in sintonia con loro. Per farlo è necessario capire meglio le altre persone e questo potrebbe essere reso più difficile dalla distanza e dal digitale.

Richiede impegno e focalizzazione per capire cosa ci viene detto al di là delle parole, per valutare cosa non sta emergendo nella relazione digitale e cosa non sto vedendo, di cosa l’altro ha bisogno. Si potrebbe definire questo passaggio come ascoltare l'intuizione, che ogni tanto, il multitasking e la velocità ci fanno ignorare. Questo consente di accedere a un potere che ha più informazioni di quante si possa immaginare. 

A volte abbiamo vecchie reazioni che ci trattengono e, a causa delle quali, non riusciamo a prendere buone decisioni ma se si usano le emozioni e si allenano le competenze emotive si può liberare da ciò che vincola e trattiene al passato e permette di ottenere buoni risultati in quei campi in cui non avete mai eccelso prima.


Limitarne l’uso degli smartphone

Al mattino, evitare accendere immediatamente il telefono e prendersi del tempo per il risveglio e non lasciamo che la nostra routine di benessere sia subito interrotta da una mail di lavoro o da un commento negativo ai propri post.

Durante il giorno concentriamo le attività digitali durante le ore di lavoro e limitiamo l'uso dello smartphone durante il resto del tempo. (mentre fai la spesa o vai in palestra o prendi l'aperitivo con gli amici)


I media digitali di per sé non sono né buoni né cattivi per le nostre menti; è piuttosto il modo in cui li utilizziamo che fa la differenza. Per cosa utilizziamo gli smartphone o qualsiasi altro supporto digitale e con quale frequenza sono i parametri importanti da prendere in considerazione nel valutare quanto siano funzionali e quanto, invece generino effetti negativi.