Sfide, opportunità, criticità, decisioni, cambiamenti, benessere, work Life balance...
Hanno tutte un comune denominatore, le emozioni e la capacità di gestirle efficacemente.
L'intelligenza emotiva ci aiuta nel far questo, nel riconoscere le emozioni e gestirle efficacemente. È una delle maggiori capacità che una persona, un manager, un genitore possa avere perché aiuta a comprendere le proprie emozioni e quelle delle persone intorno a noi, rendendoci più consapevoli, più intenzionali nelle scelte e meno reattivi.
Abbiamo più volte sottolineato come le abilità riconducibili all'intelligenza emotiva fanno riferimento alla capacità di governare le proprie emozioni, alla capacità di tradurle in maniera appropriata da un punto di vista comunicativo e comportamentale e anche alla capacità di comprendere le emozioni degli altri e rispondere ad esse opportunamente. Per esempio capire quando il nostro capo è insoddisfatto, quando un nostro collega o il nostro partner prova rabbia o quando un amico prova tristezza, ci permette di valutare e scegliere quali sono i comportamenti più adatti per rispondere a questi stati emotivi.
L’intelligenza emotiva “situazionale”
Possiamo dire che l'intelligenza emotiva ci fornisce una capacità di risposta “situazionale” attivando una sorta di sincronizzazione tra comportamenti, emozioni, risultati. L'intelligenza emotiva può essere allenata e migliorata; possiamo migliorare, per esempio, il linguaggio che utilizziamo e la nostra comunicazione in modo tale da cambiare atteggiamento di fronte ad una situazione o una criticità per ottenere risultati migliori e più soddisfacenti per noi. Passare dal dire “mi fai arrabbiare” al “io provo rabbia”, dal “mi hai provocato” al “ io ho visto che…”, dal “ mi hai rovinato la giornata” a “ Io sto provando frustrazione e questo mi sta condizionando nel…” ci permette di riportare su di noi la responsabilità di quello che stiamo provando e la, conseguente, capacità di trovare una via possibile di uscita.
Cambiando il punto di vista sulle emozione possiamo, più facilmente:
- esercitare un'influenza positiva sull'ambiente intorno a noi
- avere un forte impatto sullo stato emotivo delle persone che ci circondano
- avere una comunicazione chiara e diretta
- rafforzare la capacità di valutare i pro e i contro delle nostre decisioni anche da un punto di vista emotivo
- consolidare la capacità di concentrarsi sulle alternative possibili piuttosto che i vincoli
- esercitare empatia verso gli altri ( e anche verso noi stessi) e comprendere quello che stanno provando
- utilizzare le emozioni per comprendere che cosa c'è di importante per noi nella situazione che stiamo vivendo.
Tutte abilità che possono permetterci di essere più centrati e più connessi con gli altri quindi saper rispondere anche alle situazioni più complesse.
Il prezzo della non consapevolezza emotiva
La mancanza di consapevolezza su questi aspetti potrebbe portarci alla perdita di controllo, all'iper reattività, al non sentirsi all'altezza di fronte ad una situazione. In più insicurezza, confusione e frustrazione possono prendere il sopravvento generando l'incapacità di affrontare certe sfide o di prendere buone decisioni.
Ignorare le emozioni proprie e degli altri, quando valutiamo e decidiamo può generare una serie di impatti negativi come:
- non riuscire a comprendere perché stiamo facendo quello che stiamo facendo
- difficoltà ad affrontare emozioni spiacevoli come la rabbia, la paura, il dolore o la tristezza
- stress fisico ed emotivo nel tentativo di ignorare le emozioni, soprattutto quelle spiacevoli
- iperreattività quando le emozioni superano una certa soglia
- effetti negativi da un punto di vista relazionale in quanto ci allontaniamo da alcune persone per evitare emozioni spiacevoli (e gli altri si allontaneranno da noi).
A QUESTO PUNTO: fai un test sulla tua intelligenza emotiva!
Il test che segue è molto veloce e ha lo scopo di aiutare nel fare una prima valutazione sulla capacità di gestire e riconoscere le emozioni, individuando le proprie aree di forza e le aree di miglioramento. Rispondi con si o no alle seguenti affermazioni sulla base di quanto senti sia
vera per te:
- Riesco a dare un nome preciso a quello che provo la maggior parte delle volte
- Uso un ampio vocabolario emotivo e non mi limito a dire “sto bene” “sto male”
- Riesco a dare un nome preciso a quello che gli altri provano la maggior parte delle volte
- Cerco di esprimere in maniera specifica quello che provo
- Sono aperto a comprendere quello che le altre persone provano
- Mi adatto facilmente al cambiamento, sono flessibile nel modo di pensare e di guardare quello che accade intorno a me.
- Sono consapevole di quali siano i miei punti di forza e le aree di sviluppo e sono in grado di descriverle accuratamente
- Riconosco quali sono i comportamenti che mi piacciono a quelli che non mi piacciono
- Nel prendere le mie decisioni prendo in considerazione sia l'aspetto razionale che quello emotivo
- Vivo l'errore come un'opportunità di apprendimento e non come un fallimento
- So dire grazie alle persone a cui sono riconoscente
- So esercitare il perdono verso coloro che hanno fatto un torto
- So dire dei no
- Evito di giudicarmi quando le cose non vanno come vorrei
- So prendermi delle pause dallo stress della vita quotidiana
- Presto attenzione ai segnali che mi invia il mio corpo
- Mi prendo cura di me, riposo, seguo un alimentazione corretta, faccio attività fisica
- Uso un linguaggio positivo e gentile con gli altri
- Sono sicuro di me e non cerco la conferma dagli altri
- Evito di rimuginare sul passato e su quello che non è andato.
Se hai risposto sì a più di 16 domande vuol dire che avete un livello di IE molto alto.
Se hai risposto sì a 10-14 domande vuol dire che avete un livello di IE alto.
Se hai risposto sì a 5-10 domande vuol dire che avete un livello di IE medio.
Se hai risposto sì a 0-5 domande vuol dire che avete un livello di IE basso.
Come allenare la propria intelligenza emotiva
I segreti per allenare la propria intelligenza emotiva sono la consapevolezza, la sperimentazione, la costanza e un po' di disciplina. Queste abilità ci permettono di far diventare l'intelligenza emotiva una nuova abitudine positiva, migliorando la qualità della nostra vita, delle nostre relazioni e delle nostre decisioni.
Adesso vi propongo 9 passi per rafforzare l’ intelligenza emotiva.
- Sospendi il giudizio: non classificare le emozioni come belle o brutte, positive o negative, buone o cattive. Tutte ti servono a comprendere cosa sta accadendo e come stai reagendo.
- Dai un nome a quello che provi: ogni volta che arriva un'emozione, non importa quale sia, osservala, riconoscila, dalle un nome e rifletti su come ti fa stare.
- Individua i fattori attivanti: comprendi quali sono i fattori scatenanti che scatenano in te certe emozioni. Prova a chiederti che cosa ha generato la mia emozione? Cosa mi sta generando paura o stress? A partire da quale momento qualcosa per me è cambiato? Quando sentiamo di non essere in grado di fronteggiare una certa situazione, contattiamo una sensazione di frustrazione e di malessere e questo ci porta a perdere il controllo e a reagire in modo non consapevole. Tipicamente reagiamo con aggressività o passività, due facce della stessa medaglia. Entrambe queste reazioni rischiano di essere inefficaci se non le governiamo; è utile, quindi, imparare a fermarsi e ascoltarsi e frenare questa parte reattiva.
- Tieni traccia di quello che provi: man mano che riconosci le emozioni e i fattori attivanti, prendine nota su un diario per non perdere di vista cosa attiva le tue risposte emotive. Nel tempo questo potrebbe fornirti molte informazioni sul tuo modo tipico di sentire e reagire.
- Usa le tue emozioni: le emozioni si manifestano a causa di una ragione e mai per caso. Per esempio sto arrivando tardi ad un appuntamento con un cliente e lungo la strada trovo una manifestazione che rallenta il traffico. Come reagisco? Inizio a gridare con rabbia verso i manifestanti affinché si spostino. La mia risposta si è verificata non soltanto come reazione alla manifestazione che bloccava la strada ma anche perché quel giorno ho fatto tardi in ufficio, per delle cose da finire e quindi sono uscito tardi per andare dal cliente. Se non sono consapevole di quello che provo e di cosa l’ha generato rischio di veicolare la mia risposta su chi non ha responsabilità diretta di ciò che ti sta accadendo. Utilizzare le emozioni vuol dire che la prossima volta saprò che quando sono agitato per un appuntamento importante col quel cliente devo pianificare meglio le cose da fare per evitare di sovraccaricarmi quel giorno.
- Individuare il self talk: le emozioni non arrivano mai da sole, con esse arrivano una serie di pensieri che facciamo e che determinano la nostra interpretazione dell’accaduto e quindi in genere la nostra risposta. Più specifico sono nell'individuare le emozioni più accurato sono nell'identificare i pensieri che le accompagnano e la lettura che faccio di quanto accaduto e quindi la mia risposta.
- Rendi lente emozioni veloci: le emozioni ci spingono ad agire a volte senza pensare alle possibili conseguenze, per te e per gli altri. Le emozioni sono energia che si sprigiona nel nostro corpo e che ci spinge a tirar fuori quello che stiamo provando e ad agire. E’ facile così lasciarsi sopraffare appunto da quello che si prova. In questi casi è utile fare una pausa e introdurre uno spazio temporale tra il fattore che ha causato la nostra attivazione emotiva e la risposta. Fare una pausa vuol dire alzarsi e interrompere lo schema della situazione che stiamo vivendo.
- Presta attenzione al respiro: Quando le emozioni arrivano il respiro cambia. Quindi possiamo utilizzarlo come strumento di consapevolezza per comprendere che qualcosa sta accadendo e come tecnica di allenamento per navigare le emozioni e ricentrarsi. Quando senti che le emozioni stanno per avere il sopravvento riporta l’ attenzione al tuo respiro, all'aria che entra dal naso e che esce dalla bocca, rendilo profondo e rimani concentrato su di esso per almeno tre minuti.
- Evita di rimuginare: uno dei motivi per cui le emozioni durano nel tempo è dovuto al fatto che tendiamo a pensare e a ripensare a quanto accaduto, focalizzandoci sulla nostra interpretazione degli eventi. Una cosa che potrebbe essere così risolta facilmente potrebbe essere ingigantita a dismisura condizionando la nostra risposta emotiva. Quindi smetti di pensare troppo alle situazioni prestando attenzione ai fatti evitando di arricchirli con le tue interpretazioni.
Quando cominciamo ad accogliere le emozioni e a comprenderle in ogni area della nostra vita, cominciamo a vedere un miglioramento nelle nostre abilità relazionali, decisionali e nel nostro benessere. Con questi esercizi puoi migliorare sempre di più la tua Intelligenza Emotiva.
Buon allenamento!